Il viaggio - Mongolia a cavallo 2010


Mongolia, terra di sciamani e di nomadi erranti, l'unico posto su questa Terra dove il tempo è rimasto immutato fin dall'epoca del grande Gengis Khan. Un lungo viaggio a cavallo in solitaria fino alla depressione di Darkhad, 10000 km2 di steppa e taiga siberiana infestata da lupi ed orsi in cui vagano gli Tsaatan, il popolo degli Uomini Renna, le ultime 200 anime rimaste al mondo che vivono ancora in completa armonia con la natura così come fecero un tempo gli antichi Indiani d'America.

  • Durata: 45 giorni circa (Luglio 2010 – Settembre 2010). Il periodo più lungo l'ho trascorso in Mongolia.
  • Paesi visitati: Cina, Mongolia.
  • A cavallo: Mongolia settentrionale (da Moron alla regione del lago Khovsgol, e da quest'ultima alla depressione di Darkhad fino al confine russo). Gli ecosistemi che ho attraversato sono stati: steppa, foresta alpina, taiga e palude.
  • Emozioni più forti:
    1. Il viaggio, a bordo di un vecchio vagone ferroviario, attraverso il Deserto dei Gobi in compagnia dei miei nuovi amici mongoli.
    2. Le mie serate a Moron a discutere di filosofia e religioni sotto un cielo con un miliardo di stelle.
    3. I bivacchi notturni e silenziosi nella foresta con la sola compagnia di Artax, il mio destriero bianco.
    4. La triste notte piovosa in cui Artax mi fu rubato.
    5. La mia prima cavalcata nella taiga: un inferno d'acqua, freddo e fango. Ma la sera fui ospite in una minuscola e calda capanna in legno sperduta tra le montagne.
    6. Il mio arrivo notturno al campo degli Tsaatan guidato soltanto dal latrato dei cani e dai fiochi riflessi argentei della luna sulle tende bianche pietrificate dal ghiaccio.
    7. La mia notte in tenda accanto alle renne.
    8. La scalata del Taishan, la montagna più sacra di tutta la Cina.


 La mappa sottostante riporta, a grandi linee, l'itinerario del viaggio.

Mongolia a cavallo 2010


Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.
I piedi del viandante diventino fiori,
la sua anima cresce e dà frutti
e i suoi vizi sono lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove,
dorme quando quello è nel sonno
e si alza quando quello si desta.
Allora vai, viaggia, Rohita!"

-dal Brahmana-


AddThis Social Bookmark Button