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Lhasa-Namtso-Lhasa report (28/09-03/10) (in bicicletta) | Tibet

Lhasa-Namtso-Lhasa report (28/09-03/10) (in bicicletta)


Scrivo nuovamente da Lhasa. Sono tornato ieri sera in questa magnifica città, dopo una settimana di viaggio in bicicletta che mi ha portato fino a Namtso, uno dei laghi più sacri di tutto il Tibet (e, per grandezza, il secondo più grande di tutta la Cina). A stento riuscirei a descrivervi le sfumature turchesi delle placide acque del lago Namtso, o i riflessi argentei della luna sulle cime innevate del Tangula, o l'odore acre ma gradevole delle lampade che bruciano burro di yak presso il monastero di Tashi Dor. Il suono delle bandiere di preghiera mosse dal vento, od il sorriso dei nomadi che ti offrono focacce d'orzo e tè al burro di yak dopo cento chilometri di cavalcata in bici. È un'esperienza indimenticabile.

Dal punto di vista tecnico, ho  suddiviso il viaggio (della durata complessiva di 6 giorni) nelle seguenti tratte (di cui trascrivo i dati del computer di viaggio). Sottolineo peraltro che mentre all'andata il tragitto era quasi tutto in salita, di conseguenza, il ritorno e' stato quasi tutto in discesa (purtroppo ho pero' trovato un forte vento contrario che ne ha molto spesso annullato i vantaggi). Riporto anche le coordinate cartografiche, nel caso voleste curiosare con Google Earth...

 
Primo giorno (28/09/07):
 Lhasa - 5km prima di Yangpachen (tenda in N 30° 03.884' - E 090° 34.834' ; elevazione 4230m)

In moto: 4h41m
In sosta: 1h11m
Contamiglia: 84,11km
Velocità Max: 50km/h
Velocità Media: 17,9km/h
Ascesa Totale: 574m (Lhasa si trova a 3650m di altitudine)

Strada facile e piacevole, eccetto i primi 20 km vicino a Lhasa.

 

Tenda Tibet, Andrea AloiSecondo giorno: 5km prima di Yangpachen - 7,24km dopo Damxung in direzione Largen La (tenda in N 30° 33.702' - E 091° 07.317' ; elevazione 4370m)

In moto: 5h38m
In sosta: 1h42m
Contamiglia: 92,26km
Velocità Max: 51,6km/h
Velocità Media: 16,3km/h
Ascesa totale: 578m
Passo: Gyama La (4602m)

Il tragitto di oggi é stato particolarmente scenografico: ampie valli popolate da yak e cinte da alte montagne. Il tempo é stato prevalentemente nuvoloso, con un principio di pioggia. La salita verso il passo è stata molto lunga ma mai troppo impegnativa. Ho piantato la tenda vicino ad un torrente, in una posizione estremamente suggestiva. Il terreno accanto al mio accampamento era costellato da tane di piccoli roditori. Non so cosa fossero, sembravano piccoli criceti.
 


Terzo giorno: 7,24km dopo Damxung - monastero di Tashi Dor, Namtso Lake (tenda in N 30° 46.492' - E 090° 52.087' ; elevazione 4706m)

In moto: 5h21m
In sosta: 3h04m
Contamiglia: 54,80km
Velocità Max: 44,1km/h
Velocità Media: 10,2km/h
Ascesa totale: 990m
Passo: Largen La (5190m)

Oggi é stata la giornata più impegnativa. Ho superato il Largen La, a quota 5190m (N 30° 41.093' - E 091° 545.56'). La parte iniziale della salita era la più difficile, ma in cima al passo tutta la fatica é stata ricompensata da un paesaggio stupendo: in lontananza, nel centro di una valle verde incastonata tra le alte cime delle montagne, folgorava la vista il blu acceso del grande lago Namtso.
Inoltre in poche ore ho affrontato 4 stagioni! (Questo territorio é famoso per i repentini cambiamenti climatici). La nevicata, iniziata subito dopo aver superato il Largen La, aveva una consistenza strana: non era grandine, ma neppure soffice neve. Sembrava piuttosto polvere di ghiaccio che il forte vento trasformava in carta vetrata sulle mie guance. E questa sera, ospite di alcuni nuovi amici cinesi, ho assaggiato per la prima volta in vita mia il famoso tè caldo col burro di yak.

 

Lago Namtso, Andrea AloiQuarto Giorno: ...riposo e trekking al lago... 
La mia giornata é cominciata all'alba, quando un bambino tibetano che avevo conosciuto la sera prima é venuto a bussare alla mia tenda affinché gli facessi provare la mia bici. Ho quindi avuto modo di osservare i primi raggi del sole emergere dalle cime innevate delle montagne all'orizzonte e colorare d'oro la superficie del lago. Dopo aver salutato i miei nuovi amici cinesi (quelli della sera prima) ho effettuato il piccolo kora del monastero di Tashi Dor. Ad esser sincero, più che un vero e proprio monastero, Tashi Dor é un insieme di grotte nella grande roccia che domina il lago all'interno delle quali sono stati costruiti piccoli rifugi per gli eremiti. I pellegrini compiono il kora in senso orario, fermandosi nelle grotte per pregare o contemplare qualche amuleto.

 

Lago NamtsoQuinto giorno: Tashi Dor - 20km dopo Damxung in direzione Yangpachen (tenda in N 30° 22.949' - E 090° 55.292' ; elevazione 4219m)
Purtroppo avevo il GPS quasi scarico quindi di seguito riporto solo i dati relativi al tratto Tashi Dor - Damsung (mancano quindi una ventina di km):

In moto: 4h53m
In sosta: 1h22m
Contamiglia: 62,85km
Velocità Max: 57,1km/h
Velocità Media: 12,9km/h
Ascesa totale: 592m
Passo: Largen La (5190m)

Giornata durissima! Ho risalito nuovamente il Largen La, questa volta in direzione contraria. Sebbene il dislivello complessivo fosse inferiore a quello dell'andata, la salita era molto più ripida, anche se il mio vero nemico é stato il fortissimo vento contrario! Alcune raffiche particolarmente intense sono quasi riuscite a buttarmi giù dal dirupo... Non ho capito esattamente il perché, forse é solo per doveroso ossequio alla Legge di Murphy, ma quando c'è vento esso é sempre contrario alla mia direzione di marcia!
Il tempo é stato principalmente bello, sole intenso, talvolta oscurato da qualche nuvola passeggera tipica di questo periodo dell'anno.
Per la notte ho montato la mia piccola tenda in mezzo a quelle grandi dei nomadi. Un adulto nomade si é subito avvicinato per aiutarmi a montare la tenda. I bambini nomadi sono molto curiosi, e non si fanno problemi a curiosare ovunque. Anche gli adulti sono curiosi, ma capiscono quale sia il limite ed hanno richiamato i bambini quando ho espresso, a segni, la mia intenzione di andare a dormire.

 

Sesto giorno: 20km dopo Damxung - Lhasa
Purtroppo  il GPS era quasi completamente scarico e l'ho acceso ad intermittenza, dunque i dati non sono corretti. La distanza percorsa dovrebbe essere circa 140km, compreso l'attraversamento del Gyama La (4602m). E' stata una giornata molto lunga e faticosa...

 




Noterete che i tempi complessivi di viaggio al giorno non sono eccessivi ed in teoria si potrebbe fare di meglio. Ciò è però determinato da tre inconvenienti:
1) non posso partire prima delle 10:00 del mattino perché  devo lasciare che il sole sciolga il ghiaccio sulla tenda ed inoltre preferisco aspettare che i primi raggi riscaldino un po' la bici. Sembrerà paranoia, ma preferisco non sottoporre il portapacchi d'alluminio a sollecitazioni quando e' ancora ad una temperatura sotto zero. Cerco comunque di riparare la bici il più possibile durante la notte per proteggerla dagli enormi sbalzi di temperatura che si verificano qui in Tibet tra giorno e notte.
2) voglio trovare un luogo in cui montare la tenda entro le 19:00, ossia prima che il sole tramonti dietro le montagne.
3) voglio godermi il viaggio e nessuno mi corre dietro!

In sintesi posso assolutamente affermare che, eccetto i primi 20km vicino a Lhasa (caratterizzati dal tipico stile di una periferia cinese), tutti i paesaggi che ho attraversato sono di una bellezza spettacolare.
Durante questo viaggio ho attraversato ambienti compresi tra i 3600 ed i 5200 metri di altitudine. Ebbene...quando si superano i 5000m si entra in un'atmosfera molto strana... Niente flora, nessun animale, solo il soffio del vento. E quando improvvisamente il vento cessa per qualche istante di soffiare, allora sulle montagne cala un profondo silenzio. In tali momenti ho provato piu' volte a fermare la bici e cercare di udire qualche suono,.. ma nulla, solo il rumore del battito del mio cuore affannato dalla lunga salita.

Per quanto concerne la bici va tutto a meraviglia. Ho solo cambiato il copertone posteriore col Continental che mi ero portato come scorta perché il precedente (IRC) si era leggermente rovinato. Sullo sterrato, nonostante il peso dei bagagli, la bici e' molto morbida. Nelle ripide discese l'impianto frenante ha sempre fatto il suo dovere. Circa il cambio basta tenerlo bello pulito e lubrificato e funziona benissimo. Ho forato 2 volte in 2 giorni consecutivi, ma sono certo che si e' trattato solo di sfortuna.
Comunque, sebbene le borse posteriori appaiano molto gonfie, in verità non sono molto pesanti. Molto spazio e' occupato da noodles disidratati il cui peso e' trascurabile. Tento comunque di tagliare in ogni modo il peso superfluo poiché in salita ed oltre una certa quota ogni singolo grammo fa la differenza... Sono arrivato al punto di tagliare i bordi bianchi delle cartine, ma questo potrebbe essere considerato eccesso di zelo... Cool  Preferisco portare piu' cibo che peso inutile!

Andrea Aloi, Namtso Lake

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